Nella metà dell'ottocento lo studioso di calotipi Robert Adamson (1821- 1848) e il pittore paesaggista David Octavius Hill (1802-1870), iniziarono una stretta collaborzione dalla quale nacquero i primi grandi ritratti dela storia della fotografia inglese.
Forse vi sarete chiesti per quale motivo i ritratti fotografici d'epoca sono tutti così simili ai ritratti pittorici, le pose sono sempre molto statiche e i soggetti di norma poco numerosi.
In parte probabilmente questo era dovuto al fatto che, prima di approcciarsi alla fotografia, gli autori del passato erano stati pittori e quindi tendevano a portarsi dietro le proprie esperienze precedenti.
Ma allora perché adottare un mezzo così rivoluzionario come il Dagherrotipo o il Canotipo (come nel caso di Hill e Adams) per poi mantenere lo schema del ritratto pressochè invariato?
Il motivo è da ricercare nelle caratteristiche tecniche del Canotipo, i tempi di posa infatti per quanto migliorati rispetto al Dagherrotipo, imponevano che i soggetti rimanessero fermi per tempi molto lunghi, per tanto le pose che potevano essere ritratte erano molto limitate.
Ma questo spesso non era sufficente, la coppia Hill & Adams per risolvere questo problema costruiva degli "appoggi" per i propri soggetti, dei treppiedi dotati di cuscino destinati però al soggetto invece che all'apparecchio fotografico.
Il motivo per cui questi appoggi non sono mai visibili nelle fotografie è che dopo la stampa seguiva una fase di post-produzione dove l'autore (in questo caso Hill) procedeva a ritoccare manualmente l'immagine per eliminare l'appoggio fondendolo con lo sfondo.
La post produzione insomma è nata insieme alla fotografia stessa.
Se volete vedere alcuni degli spelendidi ritratti della coppia Hill & Adamson li trovate su questa pagina del il sito della National Galleries of Scotland
Distr-Action Jack
Hill & Adamson: photoshop nell'ottocento
domenica 4 gennaio 2009 | Pubblicato da Jack alle 13:07 | Etichette: storia
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