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Ma Liang

lunedì 30 marzo 2009 | |

35 anni, cinese, a mio parere un talento davvero raro.

Questo giovane fotografo ha una buona tecnica, è evidente che ha studiato bene e a lungo storia della fotografia (in particolare direi nord europea...) ma soprattutto sembra avere le idee chiare!

Non è così usuale trovare un autore coerente ma non ripetitivo di così giovane età, nonostante io non ami alla follia la fotografia cinese, che spesso trovo povera di contenuti e troppo simile agli anni 60/70 americani, questo fotografo mi comunica emozioni forti.

D-A Jack

John Ernest Joseph Bellocq

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E.J. Bellocq (1873-1949), è nato nel quartiere francese di New Orleans alla fine dell'ottocento e qui ha si è concentrata la sua produzione fotografica.

La sue ricerca più nota e interessante è "The storyville portraits", una raccolta di ritratti di prostitute del quartiere a luci rosse di New Orleans.

Sebbene il tema non sia poi così inconsueto in fotografia, nemmeno per quell'epoca, le sue immagini sono a mio parere molto interessanti e non sembrano vertere verso la classica ricerca di "trasgressione" che di norma accompagna temi come questo.
La composizione è molto razionale e di impostazione pittorica come è consuetudine di quel periodo storico, i soggetti appaiono innocenti, spesso quasi imbarazzati davanti alla camera.

Le immagini sono raccolte in un libro che si può rintracciare su Amazon: "The storyville portraits"

D-A Jack


Josef Schulz

giovedì 12 febbraio 2009 | |

Quando sento il caos intorno a me guardare una fotografia di Josef Schulz mi fa sentire meglio.

Dalle sue immagini sento arrivare un sentimento di completezza, ordine, ma in un certo modo non di rigidità.

Sebbene il suo stile sia molto forte e riconoscibile, le sue ricerche non sono tutte uguali, con il suo il punto di vista rigoroso e simmetrico dell'auotre è in grado di comunicare serenità o angoscia a seconda delle situazioni.

Distr-Action Jack

Axel Lindahl

venerdì 6 febbraio 2009 | |

Sto maturando una forte passione nei confronti della fotografia di fine 800, quello che più mi affascina sono questi splendidi reportrage fatti in banco ottico.

La lentezza d'esecuzione imposta dallo strumento imponeva ai fotografi una profonda riflessività nel proprio lavoro.
La sensazione che ricevo io è che siano fotografie fatte con una grande e profonda "intenzione".

Axel Lindahl (1841-1906) svedese di nascita ha immortalato la natura del nord Europa per tutta la vita riscuotendo da subito un grande successo, le suo opere sono tutt'ora esposte al Norwegian Museum of Cultural History.

Quello che mi piace è il sobrio rispetto per i luogo immortalati che le sue opere mi comunicano, in contrasto con una tendenza contemporanea a fare apparire questo genere di paesaggi sempre troppo "drammatici".

Distr-Action Jack


Andrew Polushkin

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Andrew Polushkin è un autore molto celebrato, mi sono chiesto a lungo il perché, infondo le atmosfere che crea non sono poi così originali e anzi a prima vista si perdono nella marea di immagini Emo/Goth che da qualche anno spopolano in rete.

Ma a guardare bene c'è qualcosa di più nelle opere di questo russo, l'attenzione hai dettagli, la delicatezza di alcuni suoi personaggi che, nonostante i contesti surreali, risultano estremamente credibili e a modo loro quasi dolci.

Distr-Action Jack

Alexei Solha

giovedì 5 febbraio 2009 | |

Questo musicista/fotografo brasiliano ha uno stile molto interessante.
Le sue immagini hanno un forte impatto narrativo, sembrano tutte illustrazioni per un libro, o screenshot presi da una narrazione più complessa.
Mi piacerebbe molto vedere una sua mostra dal vivo, per capire che tipo di supporti usa per immagini come queste.

distr-action jack

Christian Als

mercoledì 14 gennaio 2009 | |

Christian Als, Danese, fotogiornalista.
Molti sostengono che il fotogiornalismo sia la massima espressione fotografica.
Ognuno pensi quello che vuole ma è fuori discussione che fotografie come quelle di questo fotoreporter scatenino, in chiunque lavora in questo settore, un'irrefrenabile voglia di tirare un calcio al banco da stillife, mandare a quel paese l'account o il fashion editor di turno, prendere un biglietto aereo e la propria reflex (quella bella, quella che fa "clunck" quando scatta) e partire in giornata.

Sogni a parte, questo è un fotografo di grande livello e le sue immagini sono tutte da vedere.

Distr-Action Jack

Vanessa Beecroft

domenica 11 gennaio 2009 | |

Vanessa Beecroft è un'artista Italiana, ha studiato all'accademia di Brera di Milano e attualmente vive e lavora a N.Y.

La fotografia non è l'unico mezzo espressivo che usa, anche se i temi rimangono coerenti anche al mutare del linguaggio.
La Beecroft usa come soggetti quasi sempre giovani donne, poco vestite e in gran numero, con le quali compone le proprie immagini, video o performance.

"L'artista pone al centro della propria riflessione i temi dello sguardo, del desiderio e del volubile mondo della moda. Private di ogni possibilità di dialogo o di relazione, esse appaiono congelate al di là di un'invisibile barriera. Al tempo stesso il loro mutismo e il loro totale isolamento producono lo strano effetto di far rimbalzare lo sguardo di chi guarda su sé stesso, trovandosi in una situazione di disagio".

Personalmente stimo molto i suoi lavori, per quanto li trovi distanti dal genere di espressione fotografica che perseguo io.

Distr-Action Jack

Arnold Newman

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Maestro del ritratto ambientato, Arnold Newman è da molti considerato il più importante ritrattista della seconda metà del 900.

Pablo Picasso, J.F. Kennedy, Marc Chagall. Salvador Dalì, Marilyn, sono solo alcuni dei tanti personaggi che hanno posato per lui.

Newman tratta il ritratto come un'indagine personale, non si limita a rappresentare la persona, ma si spinge verso la vita, le abitudini, i sogni dei suoi soggetti.
Prima di un ritratto il fotografo prende informazioni sul personaggio in questione, intervistando più persone a lui vicine di modo da avere più punti di vista da mettere in relazione.

Qui a fianco potete ammirare un ritratto di Igor Stravinsky, fatto a New York nel 1946.

Marcos Lòpez

sabato 10 gennaio 2009 | |

Quando guardo una fotografia di Marcos Lòpez ho come la sensazione che qualcuno mi stia prendendo in giro... strano vero?

Da vedere assolutamente la serie sub-realismo criollo da cui è tratta l'immagine qui a fianco.


D-A Jack

Anastasia Dimitriadi

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Nata ad Atene nel 1971, Dimitriadi Anastasia si è diplomata all'accademia di belle arti di Brera a Milano.
Dal 2000 lavora come fotografa per il centro fotografico di Tessalonico.

D-A Jack

John Humble

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Mi è sempre piaciuto questo genere di reportage tipicamente americano.
Le immagini di John Humble hanno un forte impatto narrativo, la tecnica è pulita e non incide sul soggetto.

Humble viva e lavora a L.A. e quest'immagine è tratta da una delle sue tante serie dedicate a questa città.

Distr-Action Jack

Tokihiro Sato

venerdì 9 gennaio 2009 | |

Il modo di intendere la fotografia di Tokihiro Sato è indubbiamente affascinante.
L'artista scatta in grande formato con pose di alcune ore, nel corse delle quali cammina nell'inquadratura lasciando scie luminose (con quei tempi di esposizione i fotoni sono l'unica cosa a rimanere impressionato dalla pellicola).

Ne risultano ambienti desolati, privi di figure umane, dove danzano le luci sospese nell'aria.

Distr-Action Jack

Tono Stano

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Praga ha prodotto negli anni una quantità soprendente di fotografi, uno di questi è Tono Stano.

Tecnica e rigore compositivo si sposano in questo autore membro della "Prague House of Photography".

D-A Jack

Didier Massard

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Didier Massard crea immagini di paesaggi ideali, lontani e familiari al contempo.
L'assenza di elementi umani è dovuta al fatto che l'autore preferisce dare ai fruitori delle proprie opere, la possibilità di "viverle" liberamente.


D-A Jack

Stanley Kubrick: Ladro di sguardi

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Quando aveva 13 anni Stanley Kubrick ricevette in regalo dal padre una macchina fotografica.
Il futuro regista dimostrò da subito una propensione alla composizione fuori dal comune, ne è riprova il fatto che già lo stesso anno la rivista "look" gli comprò la sua prima foto per 25 dollari..

In seguito Kubrick dichiarò che "La fotografia certamente mi fece compiere il primo passo verso il cinema. Per girare un film interamente da soli, come feci inizialmente io, si può non saperne molto di tutto il resto, però bisogna conoscere bene la fotografia".

Il libro Stanley Kubrick: Ladro di sguardi raccoglie le immagni realizzate per la rivista "look" dal 1945 al 1949, con una prefazione di Enrico Ghezzi.

D-A Jack


Elliott Erwitt

giovedì 8 gennaio 2009 | |

Enrico Magri, l'uomo che mi ha insegnato a fare il fotografo, mi ha ripetuto centinaia di volte che la fotografia è "tutta una questione di punti di vista" .
Guardando una qualunque istantanea di Elliott Erwitt ci si può facilemnte rendere conto voglia dire.
Da un punto di vista tecnico sono immagini splendide ma non è certo quello l'aspetto che più ci colpisce, le fotografie di Erwitt sono "momenti" veri e propri, la sua straordinaria capacità sta proprio nel fatto di essere stato li in quel momento e di aver scattato.
Non sto banalizzando il suo lavoro, al controrio credo che le sue immagini siano una sintesi di cosa sia la fotografia in senso stretto.
Non a caso Mr. Erwitt è stato reclutato alla Magnum nel 1953 da Rober Cape in persona, e in seguito ne è stato anche direttore.

D-A Jack

Robert and Shana ParkeHarrison

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Che dire?
Io trovo i lavori di Robert and Shana ParkeHarrison semplicemente perfetti per quello che vogliono essere.
L' immagne che vedete qui a fianco fa parte di un lavoro molto articolato che si chiama "Architect's brother", ho postato questa foto perché fa parte di un tipo di linguaggio che amo particolarmente, anche se probabilmente il loro lavoro più forte e maturo è "Gray Down".
Comunque trovate tutto sul loro sito, quindi a voi la scelta.

D-A Jack

Mauro D'agati: La Vucciria

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La Vucciria è il più famoso mercato di palermo, attraverso una ricerca fotografica di grandissimo impatto visivo ed emotivo, il fotografo Mauro D'agati ci porta allo scoperta delle persone e del mondo che compongono questo luogo, che sembra al contempo familiare e inaccessibile.

Le fotografie raccolte nel libro "La Vucciria" edito da contrasto, colpiscono davvero molto, non solo per i soggetti ritratti ma soprattutto per la capacità dell'autore di renderli così "cinematografici".
Un libro da avere assolutamente.


Distr-Action Jack

Irving Penn

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Avete mai visto uno still life di Irving Penn?
Dovreste farlo secondo me, potrebbe cambiare radicalmente quello che pensate di questo ramo della fotografia.
Un buon modo è reperire "still life" , edizioni Contrasto, una raccolta di immagini che il fotografo ha realizzato nel corso degli anni 60'.
Spaziando dalle ricerche personali alle pubblicazioni per Vogue, una collezione di nature morte di indiscutibile valore tecnico ed espressivo.


Distr-Action Jack

Steve McCurry

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Se non avete mai visto la foto qui a sinistra, probabilmente avete passato gli ultimi 10 su marte e penserete anche che Magnum sia solo il nome di un gigantesco mottarello.
In ogni caso, cha la conosciate o meno, vi consiglio di guardare con attenzione il portfolio di Steve McCurry.

Poi per una ventina di euro scarsi regalatevi Retratos e buttate nel camino quei manuali da fotoamatore e(in)voluto che spiegano come fare uno splendito ritratto a vostra zia.

D-A Jack

Gian Paolo Brabieri

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Gian Paolo Brabieri è il fotografo di moda italiano più famoso nel mondo.
Nato a Milano nel 1938, dagli anni 60' a oggi le sue immagini hanno rappresentato un ideale unico di eleganza, stile e compostezza, influenzando i costumi e il gusto della moda contemporanea.

Consiglio a tutti, oltre ad una visita al suo sito, di regalarsi A histoty of fashion
una splendida raccolta di immagini, che farebbero sentire un principiante alle prime armi qualunque fotografo di moda professionista.
Ho passato intere notti su quel libro chiedendomi come cavolo fosse possibile essere così pefretto, così preciso, così sexy e al contempo cosi' elegante.

D-A Jack

Greg Watermann

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Riuscite ad immaginare un lavoro più bello che essere un fotografo di rock star?
Io ho lavorato come fotografo in discografia e via assicuro che non ha niente a che vedere con la moda o l'adv: è mille volte meglio !

Ma la mia umile esperienza non ha niente a che vedere con lo straordinario portfolio di Greg Watermann, che include i personaggi più folli della storia contemporanea del Rock.

Il suo sito è uno spasso.

Distr-Action Jack

Peter Bialobrzeski

mercoledì 7 gennaio 2009 | |

Il fotografo tedesco Peter Bialobrzeski è noto in Italia soprattutto per la spendida mostra "tigri di luce", da cui è tratto anche un libro edito da contrasto con testi di Florian Hanig.

Ma tutte sue ricerche, che sono state esposte in tutto il mondo, meritano di essere viste.

d-a Jack

Olivio Barbieri

domenica 4 gennaio 2009 | |

Olivio Barbieri è nato Carpi (Modena) nel 1954, ha iniziato a esporre nel 1978 e da allora ha esposto praticamente in tutto il mondo.
Ho avuto la fortuna di conoscere questo signore a Beijing, la prima volta che sono stato in cina nel 2000, in occasione di una sua mostra.
L'ho rivisto poi una sola volta di persona a Milano, per un'altra sua mostra questa volta in Triennale.

A Beijing Olivio Barbieri giarava per le periferie polverose con un'attrezzatura grande formato completa, ricordo che continuava a parlarmi della velocità di strasformazione di quella città e del fatto che stesse cercando un modo di rappresentarlo in fotografia.

Olivio Barbieri scatta in grande formato utilizzando la tecnica del Tilt-Shift, grazie alla quale riesce a falsare le proporzioni nelle sue opere disorientando lo spettatore.

Distr-Action Jack

Michael Kenna

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Nato in Inghilterra nel 1950, Michael Kenna è probabilmente ad oggi il fotografo vivente più imitato.
Parlare delle sue immagini non ha un gran senso, andate a vedere il suo sito, anche se conoscete già l'autore, anche se conoscete già il sito stesso andatelo a vedere subito! non è mai abbastanza.

Distr-Action Jack

Lewis Carroll

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Noto al mondo per aver scritto "Alice nel paese delle meraviglie" Charles Lutwidge Dodgson, in arte Lewis Carrol fu uno scrittore, un matematico un docente e anche un fotografo.

Avvicinatosi alla fotografia verso il 1850, Carroll trovò in essa la possibilità di esprimere la costante ricerca di bellezza e innocenza che si ritrova in tutte le altre sue opere.
Oltre ad una serie di ritratti di personaggi noti dell'epoca, che gli permise di accedere ad ambienti molto altolocati, la sua produzione si concentrò soprattutto su ritratti di ragazzine.
L'autore ricercava in questi soggetti un insieme di perfezione morale ed estetica.

Dopo 24 anni di intensa attività fotografica e oltre 3000 scatti realizzati, Carroll abbandonò il mezzo fotografico e distrusse personalmente buona parte delle sue opere.

Una raccolta delle opere di Carroll che ci sono pervenute è stata pubblicata da Roger Taylor nel libro "Lewis Carroll:Photographer" , se volete potete ordinarlo direttamente a questo link

Distr-Action Jack

Tournachon Nadar

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Difficile descrivere in breve questo straordinario personaggio che da molti è considerato il più importante fotografo dell'ottocento e forse il primo fotografo della storia.

Tournachon Nadar, il cui vero nome è Gaspard Félix Tournachon, nasce il 6 aprile 1820 a Parigi.
Comincia la sua carriera artistica come caricaturista per poi approcciare la fotografia quasi per caso assieme al fratello Adrien.
Dotato di un animo indomabile e di un'altrettando irreferenabile desiderio di ricerca e di scoperta, Nadar "inventa" l'uso della luce artificiale in fotografia nel corso di una sua ricerca nei sotterranei di Parigi, gli è attribuita la prima fotografia aerea della storia e fu l'organizzatore della prima mostra di artisti impressionisti della storia, allla quale parteciparono artisti come Cezanne, Degas, Pissarro, Renoir e Monet.

Amico di Jules Verne, il quale si ispirò a lui per il protagonista del suo romanzo "Dalla Terra alla Luna" e di Charles Baudelaire che, nonostante le sue remore nei confronti del mezzo fotografico, si fece fotografare da lui molte volte.

Poeta, fotografo, caricaturista, aeronauta e avventuriero la sua produzione fotografica più nota è il Pantheon Nadar, che raccoglie i ritratti di una enorme quantità di personaggi celebri dell'epoca.

d-a Jack

Karel Fonteyne

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Nato nel 1950 ad Anversa, Karel Fonteyne ha prodotto dal 1975 a oggi un numero soprendente di imagini con una coerenza stilistica davvero notevole.
Assolutamente da vedere il suo sito che putroppo è una rappresentazione formale di come si può usare male flash.

D-A Jack

Paul de Noooijer

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Artista olandese nato a Eindhoven nel 1943 di cui io apprezzo in particolare le opere fotografiche surrealiste degli anni 60 e 70.
Un uomo che la cui produzione artistica non si ferma però al mezzo fotofrafico, Nooijer infatti negli anni ha fatto di tutto, dal video alle installazioni, vincendo numerosi premi ed esponendo il tutto il mondo le suo opere.
Consiglio vivamente una visita al suo sito per farsi un'idea di come un artista possa mutare il proprio linguagio con ilpassare del tempo.
Guardatevi anche questo suo video diretto e realizzato insieme a Menno de Nooijer.

Hill & Adamson: photoshop nell'ottocento

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Nella metà dell'ottocento lo studioso di calotipi Robert Adamson (1821- 1848) e il pittore paesaggista David Octavius Hill (1802-1870), iniziarono una stretta collaborzione dalla quale nacquero i primi grandi ritratti dela storia della fotografia inglese.

Forse vi sarete chiesti per quale motivo i ritratti fotografici d'epoca sono tutti così simili ai ritratti pittorici, le pose sono sempre molto statiche e i soggetti di norma poco numerosi.
In parte probabilmente questo era dovuto al fatto che, prima di approcciarsi alla fotografia, gli autori del passato erano stati pittori e quindi tendevano a portarsi dietro le proprie esperienze precedenti.
Ma allora perché adottare un mezzo così rivoluzionario come il Dagherrotipo o il Canotipo (come nel caso di Hill e Adams) per poi mantenere lo schema del ritratto pressochè invariato?

Il motivo è da ricercare nelle caratteristiche tecniche del Canotipo, i tempi di posa infatti per quanto migliorati rispetto al Dagherrotipo, imponevano che i soggetti rimanessero fermi per tempi molto lunghi, per tanto le pose che potevano essere ritratte erano molto limitate.
Ma questo spesso non era sufficente, la coppia Hill & Adams per risolvere questo problema costruiva degli "appoggi" per i propri soggetti, dei treppiedi dotati di cuscino destinati però al soggetto invece che all'apparecchio fotografico.
Il motivo per cui questi appoggi non sono mai visibili nelle fotografie è che dopo la stampa seguiva una fase di post-produzione dove l'autore (in questo caso Hill) procedeva a ritoccare manualmente l'immagine per eliminare l'appoggio fondendolo con lo sfondo.

La post produzione insomma è nata insieme alla fotografia stessa.

Se volete vedere alcuni degli spelendidi ritratti della coppia Hill & Adamson li trovate su questa pagina del il sito della National Galleries of Scotland

Distr-Action Jack

Red digital cinema

sabato 3 gennaio 2009 | |

Arriva Red digital cinema e io non vedo l'ora, finalmente un sistema modulare in fotografia.
Questo sistema introduce un'pò di novità nel monde delle attrezzature professionali, permetterà infatti ai fotografi di comporre la propria machina secondo le esigenza specifiche di ognuno a partire delle dimensioni del sensore, pare (si dice, si mormora) che sarà anche compatibile con corpi e ottiche Nikon e Canon.

I sensori che usciranno sul mercato avranno dimesioni di tutto rispetto dai 24 Mpix in formato 24x36mm a 261 Mpix su un sensore che arriva misurare 186x56mm!

I costi pare saranno all'alteza delle prestazioni, che dire? lo affitterò alla prima vera necessità e vi saprò dire.


d-a Jack

Horst

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P. Hosrst che io ricordi è l'autore che da sempre più mi ha appassionato.
Nato in Germania nel 1906 è stato uno dei fotografi più influenti della fotografia di moda e ritrattistica della nostra epoca.
L'eleganza pura e distaccata che ritrovo nelle sue foto ogni volta che le guardo mi rasserena.

d-a Jack

Soldi nel cesso.

venerdì 2 gennaio 2009 | |

L'anno scorso ho fatto una cazzata, ne faccio spesso ma questa vorrei che servisse d'esempio per qualcuno: ho comprato una compatta.
Le compatte digitali sono delle delusioni nel 90% dei casi, hanno sensori minuscoli e ottiche ancora più piccole, talmente piccole che viene da chiedersi come cavolo faccia la luce a passare da li!


A parte qualche strumento reale che però di norma ha anche costi molto sostenuti, questi piccoli e buffi pezzi di metallo plasticoso per quanto marchiate da nomi blasonati (la mia monta addirittura un'ottica Leica!) finiscono sempre restituire immagni talmente prive di dettagli che mi fanno urlare di dolore.

E poi per cosa? per non portarsi dietro un cavolo di corpo macchina normale?
Credo di averla usata forse 10 volte, e ho anche avuta la sfortuna di fare delle foto "belle" per poi ritrovarmi in studio con un pastrugno di pixel illegibili e soprattutto instampabili.
La mia opinione rimane che se non si vuole spendere almeno introno ai 500 euro il resto è tutta spazzatura, e se proprio (come me) avete sempre bisogno di avere un'ottica a portata di mano, fate lo sforzo di portarvi dietro un corpo serio oppure una minox (vedi un paio di post indietro).

Distr-Action Jack

Photoshop e il martello nei denti.

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Ecco uno che sa usare il programma.
Photoshop è come un martello: puoi usarlo per quello che è stato creato oppure puoi tirartelo nei denti.
Non è ne buono ne cattivo, è solo un programma.

Pavel Kaplum è indibbiamente uno che il programma lo sa usare, io comunque questo post lo etichetto sotto la categoria "strumenti"...

Dark side of the moon

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No, non sono io che continuo a citare i Pink Floyd, "Dark side of the moon" è il titolo della foto che vedete qui a finaco, opera di AlMagnus.
Per certi versi lo trovo un'pò "spigoloso"... non lo so....

Però mi piace e comunque un'oretta sul suo sito secondo me è da fare.
Distr-Action Jack

Maleonn Ma: My Circus

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Ho visto una mostra di questa fotografa tre anni fa a Bijing alla Factory 798 che si chiamava "My Circus" ricordo che nel in quel parcogiochi di artisti e gallerie che è la Factory mi aveva colpito particolarmente.

Ovviamente ho poi perso i suoi dati nel delirio di cataloghi. libri, gadget e vestiti che mi sono riportato in Italia e adesso ho finalmente ritrovato il suo nome (e di conseguenza il suo sito)!

Lei si chiama Maleonn Ma

Andate, guardate e godete.

Distr-Action Jack

Pigs on the wing

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David Ho, americano di NY, si definisce un illustratore o un artista come preferite voi.

Ha lavorato per marchi e agenzie adv di grande livello e la sua produzione artistica merita sicuramente un approfondito studio.
Distr-Action Jack

Godere in piccolo

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Questo è veramente un grande oggetto!

Ne ho avuta una sempre in tasca per anni e l'ho portata davvero dappertutto, dalle serate alcoliche fuori città ai viaggi intercontinentali.
In due parole è una macchina fotografica in miniatura, monta pellicole 35 mm, scatta in priorità di diaframmi e ha un esposimetro a lancetta decisamente affidabile.
L'unica cosa su cui bisogna fare la mano è lo scatto in iperfocale ma è davvero questione di un attimo.

Sul mercato dell'usato si trova per un centinaio di euro, e per quella cifra vi portate a casa un oggetto che per qualità ottica manda a casa qualunque compatta digitale di dimensioni analoghe.

Se volte informazioni dettagliate guardate qui

Distr-Action Jack

X-ray

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Nick Vasey è uno che fa delle gran belle cose utilizzando come linguaggio la fotografia a raggi X.

I contenuti non sempre sono straordinari e spesso sono soffocati dalla tecnica, ma il risultato merita sicuramente rispetto.

Andate a vedere il sito

Distr-Action Jack

Fotografia onirica

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I lavori di Misha Gordin mi colpiscono come un pugno netto, senza incertezze, che non rompe niente ma che di certo attira l'attenzione.

Originario dell'ex-unione sovietica e trasferitosi poi negli USA negli anni 70, questo fotografo prende a calci nel sedere il dilettantismi phoshoppiani di coloro che credono che quattro livelli in dissolvenza una buona desaturazione possano dare un'atmosfera onirica a un'immagine.



Mr Gordin infatti rifiuta l'uso del pc ed esegue tutte le sue opere con la tecnica del foto montaggio manuale, io non ho niente contro il fotoritocco, è uno strumento, e come tale va usato se utile per il fine che si stà perseguendo.
Ma è innegabile che uno sfoggio di tecnica come questa, unita a contenuti validi faccia venire voglia di correre in camera oscura a mettere la testa negli acidi.

Se non lo conoscete andate a vedere il sito che ne vale davvero la pena.

Distr-Action Jack